L’obesità e il sovrappeso rappresentano un serio problema: l'alimentazione è un argomento complesso

L'alimentazione è un argomento complesso e che meriterebbe un libro tutto per sé. In questo articolo, pertanto, verranno solo introdotti i concetti principali nella speranza che il lettore decida di approfondirli in maniera autonoma.


Possiamo alimentare il cane seguendo tre strade:


1)  l'alimentazione industriale;

2)  l'alimentazione casalinga (con cibi cotti);

3)  l'alimentazione BARF (BARF sta per Bones & Raw Food, ovvero ossa e cibi crudi).


Che cosa scegliere?

La scelta dovete essere voi a farla in base al vostro cane e al vostro stile di vita ma, prima di parlare di cibi in senso stretto, occorre aprire una grande parentesi sugli elementi nutritivi.

L'acqua: la base della vita

Avete mai sentito parlare di piramide alimentare? Alla base della piramide c'è l’acqua, che può arrivare a costituire dal 40 all'80% del peso di un animale. L’acqua non deve mai mancare nella ciotola e deve essere rinnovata spesso. È buona norma lavare la ciotola dell'acqua con del detersivo ALMENO una volta al giorno: in caso contrario la ciotola può diventare un ricettacolo di parassiti, batteri e alghe tossiche. Se il cane si alimenta a base di cibi freschi o umidi, assimila una parte dell’acqua di cui necessita attraverso il cibo, questo non si verifica se abbiamo optato per l'alimentazione secca: il cane avrà bisogno di maggiori quantitativi di acqua.

I carboidrati: energia e fibra

Sul secondo gradino della piramide troviamo i carboidrati, ovvero composti chimici a base di carbonio, idrogeno e ossigeno. I loro compito è fornire energia. I carboidrati si possono classificare in monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi. Alcuni dei polisaccaridi che risultano indigeribili si chiamano fibre, essi fermentano nell’intestino e ne regolano il transito. Le fonti di carboidrati più comuni sulle nostre tavole sono: pane, pasta, riso, dolciumi eccetera, quelle che si riscontrano più frequentemente nei cibi pronti per cani sono le farine di grano, di riso, di mais, di avena, orzo e la polpa di barbabietola. Negli ultimi anni è aumentato il numero di mangimi in commercio privi di cereali, ma contenenti patate, patate dolci e carboidrati che derivano dalla polpa della frutta, come le mele.

Le proteine: struttura e energia

Il terzo gradino è abitato dalle proteine, ovvero quei mattoncini che costruiscono il corpo. Le proteine sono a loro volta formate da composti più piccoli chiamati aminoacidi. Gli aminoacidi di buona qualità si trovano in uova, carne, pesce, latte e latticini e soia. Oltre alla soia, anche altri vegetali (mais, riso, orzo, grano) contengono amminoacidi, ma di minor valore nutritivo. È molto importante il concetto di valore biologico delle proteine, poiché quanto maggiore è il valore biologico di una proteina quanto più elevata e migliore sarà la sua assimilazione da parte dell'organismo. Nell’alimentazione del cane, la carne è la fonte proteica per eccellenza, anche il pesce è un'ottima fonte di proteine ma non dimentichiamoci che le proteine dal valore biologico più elevato si trovano nelle uova. Va ricordato che il cane nasce come animale carnivoro e che è diventato onnivoro attraverso la convivenza con l'uomo. Le vie metaboliche del suo organismo, tuttavia, gli permettono di ricavare agevolmente energia anche dalle proteine (nell'uomo le cose vanno diversamente) ed è anche su queste basi (animale carnivoro e capacità di ricavare energia dalle proteine) che si fondano i mangimi di nuova generazione a elevato contenuto proteico e privi di cereali e il BARF.

I lipidi: energia di riserva e non solo

Sul quarto gradino della piramide ci sono i lipidi che, se solidi a temperatura ambiente prendono il nome di grassi, se allo stato liquido di oli. Anche i lipidi, al pari dei carboidrati, sono energia ma a differenza di questi ultimi i lipidi contengono il doppio delle calorie e vengono spesso messi da parte i come riserve da utilizzare al momento opportuno. Tra le altre funzioni di grassi e oli c’è quella di creare il microambiente adatto all’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E e K), di essere il principale costituente delle membrane cellulari, di contribuire allo sviluppo del tessuto nervoso e del tessuto della retina, di mantenere in salute pelle e pelo e di entrare in gioco in numerosi e complessi meccanismi biochimici.

Minerali e vitamine

Al quinto piano della piramide sfila la famiglia dei minerali, dalle infinite e importantissime funzioni. Non di rado i proprietari di animali ritengono che sia “meglio abbondare che mancare” e integrano a sproposito mangimi già correttamente integrati e bilanciati: questa pratica, date anche le complesse interazioni tra un minerale e l’altro, può causare molti più danni che benefici. Non date, per nessuna ragione, calcio al cucciolo in crescita: se è ben alimentato, non gli serve e un eventuale eccesso può predisporre a disordini ortopedici dell'accrescimento. Lo stesso discorso vale per le vitamine, in particolare per la vitamina D abbondante nell'olio di fegato di merluzzo.

L’obesità e il sovrappeso rappresentano un serio problema assai frequente negli animali da compagnia, spesso sottovalutato. Le cause d’incremento di peso sono da imputare a una cattiva educazione alimentare, intesa come scelta di tempi, modalità, qualità e quantità soggettive con le relative differenze etologiche e metaboliche esistenti tra canini e felini. A questo è necessario aggiungere le differenze nell’ambito di razze e attitudini. Il rapporto tra un proprietario e il proprio animale domestico è basato su una scala gerarchica, in cui l’animale dipende da un punto di vista nutrizionale completamente dall’uomo. Il problema è dovuto al fatto che ogni proprietario affida il concetto di educazione alimentare al proprio buon senso, che spesso subisce l’influenza di molteplici fattori emotivi, privati, culturali, sociali perdendo oggettività. La richiesta alimentare da parte dell’animale domestico è in relazione all’appetibilità, all’abitudine e alla noia; questi fattori, però, non rappresentano una vera necessità, ma lo diventano agli occhi del proprietario che spesso diventa erroneamente succube delle richieste del proprio animale, convincendosi di fare il suo bene. Un altro fattore importantissimo e compensatore è l’attività fisica, che per quanto riguardo il cane non può essere limitata alla passeggiata di dieci minuti al parchetto sotto casa! Il quattro zampe  in sovrappeso, inoltre, diventa più pigro, sedentario e riluttante all’attività fisica. L’equazione fondamentale di un organismo sano è la relazione tra la quantità di calorie assunte e quelle consumate, che può avere delle enormi variazioni secondo la tipologia individuale. L’aumento di massa corporea si traduce non solo in un accumulo di grasso corporeo, ma anche in una serie di effetti diretti e indiretti sull’intero organismo e ciò può causare gravi patologie. La soluzione non può essere improvvisata! Il vostro veterinario potrà consigliarvi un’appropriata prevenzione con una dieta casalinga o commerciale. La dieta casalinga è più sana, ma difficile da impostare e meno pratica, mentre l’ampia scelta commerciale permette una dieta più facile e rapida. Si può ridurre il peso con diete ipocaloriche, casalinghe o commerciali, e un’appropriata attività fisica. Nei casi di obesità conclamata, oltre a diete ipocaloriche, l’uso pure di recentissimi trattamenti farmacologici permetteranno, se ben seguiti, insperati risultati: giorno dopo giorno il vostro animale diventerà più sano e longevo.

MARCO AURIEMMA

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