La sezione locale di "Rifondazione Comunista" dice la sua sulla questione "GORI"

Ecco il testo integrale di un comunicato inviatoci dalla sezione locale del partito politico "Rifondazione Comunista": Pensavamo di averle viste tutte sulla GORI dopo il maxi condono del 2012, quando la Regione Campania condono 157 dei 194 milioni di debiti dell’azienda che gestisce i servizi idrici dell’A.T.O.3 e invece no! La GORI torna a “stupire”! Questa volta il Salvatore in pectore di turno è Amedeo Laboccetta, l'ex deputato di An, ex deputato ed ex coordinatore cittadino del Pdl indagato per favoreggiamento, sale al vertice dell'azienda. Fedelissimo di Nicola Cosentino il “buon” Amedeo è salito agli onori, più correttamente ai disonori, della cronaca a causa di una piccolezza: è indagato per favoreggiamento da quando, nell'ambito dell'inchiesta che riguarda finanziamenti illeciti della Bpm di Ponzellini, si precipitò (affannato, immaginiamo) sulla scena della perquisizione in casa di Francesco Corallo per portar via un PC affermando "Questo pc è mio, io sono parlamentare e me lo porto" salvo poi consegnarlo due mesi dopo e irrimediabilmente manomesso.

Laboccetta, intanto, porta a casa la nomina e ringrazia. Ringrazia Carlo Sarro, commissario liquidatore dell’ATO anch’egli fedelissimo di Cosentino, ringrazia i sindaci dei 76 comuni vesuviani che compongono l’Ambito Territoriale Ottimale 3. Ringrazia il PD napoletano che tace sulla nomina di Rachele Iovino, figlia di quel Gennaro che, come si legge in un articolo di Ottavio Ragone “La Repubblica”, patteggiò la pena nel processo per tangenti all’Usl35. Chiediamo, o meglio PRETENDIAMO che i sindaci dell’ATO 3 prendano una posizione chiara, PRETENDIAMO che i sindaci escano dal cono d’ombra, e non si rendano ulteriormente spettatori del rapporto incestuoso tra mala politica e criminalità!

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