Per un #VESUVIOVIVO, convegno a Sant'Anastasia sulla Zona Rossa

Il nostro comune fa parte della cosiddetta Zona Rossa, ossia di quell’insieme di paesi i cui territori ricadono all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio o nelle sue prossimità. Ciò significa che a Pollena Trocchia esistono una serie di vincoli legati al rischio Vesuvio. Chiaramente trovarsi a pochi passi dal vulcano più famoso del mondo comporta anche una serie di opportunità, ma a mettere sulla bilancia limiti e possibilità nel territorio vesuviano sembra prevalgano i primi. Anche di questo, chiaramente, si discuterà nel corso del convegno “Per un #VESUVIOVIVO”, in programma venerdì 20 dicembre 2013, a partire dalle ore 17:30, a Sant’Anastasia.

 

L’appuntamento è nella Sala Congressi del Santuario di Madonna dell’Arco e nel corso della manifestazione organizzata da Vesuvio Hub in collaborazione con L’Ora Vesuviana e con l’associazione SviMEU, Sviluppo del Mezzogiorno in Europa, si dibatterà sulla Zona Rossa e sulle possibilità di sviluppo dell’area vesuviana. Una data, quella del 20 dicembre, che non è stata scelta a caso: il momento di confronto è fissato infatti in prossimità del decimo anniversario della legge regionale numero 21, quella della cosiddetta Zona Rossa: era il 10 dicembre 2003 quando venivano istituiti i vincoli territoriali entro i quali bisognava ridurre la densità di popolazione in un perimetro di territorio definito “rosso”. «Come Hubha dichiarato Paolo Perrotta, tra gli ideatori di Vesuvio Hub e direttore de L’Ora Vesuvianapensiamo sia giusto dare slancio a una serie di iniziative per un #vesuviovivo, partendo proprio da una discussione sugli strumenti di leggi esistenti entro i quali i comuni e anche gli imprenditori possono muoversi in direzione di un rilancio del vesuviano». Si proverà dunque a rispondere a diverse del tipo “Cosa è stato fatto in dieci anni?” e “Cosa si poteva fare per rilanciare lo sviluppo dell’area vesuviana?”. «Abbiamo deciso di parlare con i sindaci della zona rossa, con gli assessori e i consiglieri regionali e provinciali, con le associazioni di categoria, ma anche con economisti e docenti universitari del Piano paesaggistico regionale e del Piano strategico operativo che aiuterà i comuni alla redazione dei Puc» ha affermato Salvatore Esposito, presidente di SviMEU, presentando il convegno di venerdì 20. Il Piano Paesaggistico Regionale a firma dell’assessore Marcello Taglialatela avrà molteplici effetti sui territori: rivisitazione dei vincoli, compensazione ambientale, sburocratizzazione, interazione con diversi livelli di pianificazione, dai Puc (Piani urbanistici comunali) ai Ptcp (Piani territoriali provinciali). Si tratta, in effetti, della prima legge della Campania in materia, con un testo redatto insieme ai tecnici del ministero per i Beni Culturali e con le cinque soprintendenze provinciali. Gli effetti della “Legge Taglialatela” saranno evidenti soprattutto nelle zone più sottoposte a vincoli, quelle finora completamente ingessate da normative rigide, come per esempio il divieto di abbattimento e ricostruzione di fabbricati esistenti nei diciotto comuni dell’area vesuviana e costiera compresi nella cosiddetta Zona Rossa.

Carmine De Cicco

 

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