I rischi naturali - "Ambiente, Animali e Veterinaria"

RISCHIO

ovvero valore atteso di perdite dovuto al verificarsi di un evento in una data area

 

PERICOLO

ovvero la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in una data area

 

VULNERABILITA’ 

ovvero la fragilità di un territorio o propensione a subire danneggiamenti

 

R= P x V

 

Dove :

 

R = Rischio

 

P = Pericolo

 

V = Vulnerabilita’

 

NATURALE

 

Anche se fortemente condizionato dall’azione umana

 

ANTROPICO E SANITARIO

 

Definizione di evento di protezione civile: Evento di durata limitata ma in grado di avere forti effetti impattanti

 

DI CARATTERE GENERALE

 

TERREMOTI : 200 terremoti distruttivi dall’anno mille

 

VULCANI : 2 milioni di persone a rischio

 

IDROGEOLOGICO : oltre 5000 alluvioni ed 11000 frane negli ultimi 80 anni

 

INCENDI BOSCHIVI : diverse migliaia l’anno Altri rischi es. fulmini

 

TERREMOTI

 

COSA SONO : Fenomeni distruttivi dovuti alla frammentazione della litosfera, con conseguente propagazione di onde d’urto fino alla superficie terrestre. Definizioni importanti: epicentro,ipocentro Rischio Maremoto se l’evento avviene in o vicino al mare

 

COME SI MISURANO

 

Scala Mercalli

 

Scala Richter

 

Strumento di Misurazione : Sismografo

 

VULCANI

 

GENERALITA’ Fuoriuscita di magma sulla superficie terrestre e vapori in atmosfera Tipi di vulcani presenti sulla terra : Islandese Peleano Hawaiano Vesuviano ecc

 

VULCANI ATTIVI:

 

STROMBOLI

 

ETNA

 

VESUVIO (ultima eruzione 1944)

 

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

 

GENERALITA’ Dovuta all’attività erosiva provocata da acqua, ghiaccio, vento a contatto con la superficie

 

terrestre. Spesso incentivato dall’azione umana

 

IN MONTAGNA

 

A) Rischio di Frana che coinvolge circa 4000 comuni italiani Distacco di roccia e terra da un pendio montano incentivato dal disboscamento, attività di cava, piste da sci.

 

B) Rischio valanghe e slavine

 

IN PIANURA

 

Esondazioni di corsi d’acqua Erosione,trasporto e tracimazione delle acque in condizioni meteo sfavorevoli

 

Rottura dei Meandri Intervento devastante da parte dell’uomo ( es canalizzazioni forzate)

 

LE COSTE

 

Mareggiate con erosione spiagge e coste Interventi devastanti da parte dell’uomo

 

1951 POLESINE

 

1963 VAJONT

 

1966 FIRENZE

 

1987 VALTELLINA

 

1994 PIEMONTE

 

1998 SARNO

 

INCENDI BOSCHIVI

 

Coinvolgono tutte le regioni italiane soprattutto nei mesi estivi

Gravissimi danni al patrimonio boschivo, alla flora e alla fauna Impoverimento del terreno e contributo all’effetto serra

 

COME PREVENIRE :

 

Conoscere capillarmente il proprio territorio ed i relativi rischi Monitorare una serie di indicatori (pluviometri, meteo, sismografi ecc) Pianificare il più possibile lo sviluppo del territorio in modo corretto Pianificare i rischi e le attività di protezione civile Preparare popolazione e operatori a gestire i rischi del proprio territorio (esercitazioni nelle scuole, sul territorio, conoscenza delle risorse ecc)

 

COME INTERVENIRE :

 

Preparare uomini e mezzi con una azione sinergica Curare in modo particolare la catena di comando Selezionare le risorse esterne da richiedere

 

COME SUPERARE L’EMERGENZA :

 

Restituendo alla pianificazione il suo ruolo centrale di intervento nel rispetto delle peculiarità di ogni territorio

 

IL RUOLO DELLA PROTEZIONE CIVILE :

 

Nazionale: Sistema di allerta ed intervento sui grandi eventi Organizzazione capillare del sistema di protezione civile Regionale DGR 22-12-08 gestione sistema di allerta Locale

 

PER CONCLUDERE :

 

OCCORE DIFFONDERE UNA DOPPIA CULTURA

 

A) Studio e Programmazione del Territorio in tempo di pace

 

B) Cultura della Protezione Civile in ogni tempo

Marco Auriemma

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