Lettera all'ultimo "Presidente Tifoso"

Il 2013 doveva essere l'anno della rivoluzione per l'Inter e a quanto pare lo sarà oltre ogni aspettativa. Già perchè la svolta quella grande,epocale,sta per arrivare ormai e non è di sicuro quella più gradita per i tifosi nerazzuri,o quantomeno per i più romantici. Dopo gli addii eccellenti degli ultimi anni,da Mourinho a Oriali e ad un pezzo intero dell'Inter del triplete a fare i saluti stavolta è nientemeno che il patron Moratti. La trattativa per la cessione di circa il 70 per cento delle quote societarie sembra ormai concluse e dal prossimo cda previsto per fine Ottobre l'Inter passerà nelle mani di Thohir,magnate indonesiano al quale Moratti affida un'eredità pesantissima fatta di debiti e soprattutto di tradizioni. Si perchè per quasi vent'anni,dal 95 per essere precisi il presidente nerazzurro è riuscito a riportare nonostante le sofferenze di circa un decennio a riportare sul tetto d'Italia e poi del mondo la stessa squadra che suo padre Angelo (proprietario dal 1955 al 1968) aveva consegnato alla leggenda come "Grande Inter" nel segno dell'indimenticato Mago Herrera e di gente come Facchetti e Corso. Gli eroi della favola di Moratti invece portano i nomi di Mancini e soprattutto Mourihno poi,il portoghese capace di regalare a Moratti la gioia più grande,quella coppa dei campioni che mancava nella bacheca proprio dai tempi del padre. Una storia all'Inter quella di Massimo Moratti costellata di tormenti, decisioni difficili e gioie alterne. Aveva anche deciso per ben due volte di abbandonare la presidenza per le troppe critiche ricevute negli anni della carestia di trofei; nel 1999 prima e nel 2004 poi si era detto stanco delle continue voci che lo volevano come unico colpevole dei disastri di quegli anni,ma nemmeno quelle sono bastate ad allontanare il padre dalla figlia capricciosa. Già perchè per Moratti l'Inter è stata fin dall'inizio una bambina da portare per mano. Gli stessi giocatori del passato e del presente lo descrivono come un papà silenzioso,paziente e che non sa mai dir di no. Da qui i famosi innamoramenti del Patron per gente dai piedi vellutati,lui che di calcio ha imparato a viverci,da Ronaldo a Baggio da Zanetti al tanto amato Recoba.

Tanti sono stati i colpi del Moratti presidente, ma il colpo più forte quello al cuore lo avranno i tifosi nerazzurri quando in un grigio giorno di Ottobre vedranno sfilare le trame nerazzure da mani conosciute e amate a quelle misteriose e sconosciute di un uomo che viene dall'est. Doveva essere l'anno della rivoluzione...più di così...

 

Ciao Presidente

Luigi Busiello

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