Animali abbandonati nel 2013: aumento del 40% dei casi

Cani, gatti e perfino animali esotici lasciati per strada per far spazio alle vacanze.

Dai dati rilevati sul territorio nazionale risulta che in molte regioni, soprattutto del Sud, il fenomeno del randagismo, ha raggiunto livelli drammatici ed è spesso fuori controllo. Le città capoluogo di provincia da dove giungono i maggiori numeri di chiamate sono Bari, Palermo, Roma, Napoli, Benevento e Lecce. Al nord segnalazioni sono pervenute da Parma, Torino, Aosta e Milano . A livello regionale i numeri maggiori appartengono come al solito a Puglia, Campania, Calabria, Lazio e Sicilia. In diminuzione invece le segnalazioni provenienti dalla Sardegna. I cani abbandonati continuano ad alimentare la popolazione vagante, inoltre molte femmine gravide partoriscono ed i cuccioli che non muoiono di stenti, diventando adulti, rappresentano un ulteriore serbatoio di randagi.

Alcuni di questi cani inoltre sono poco socializzati con l’uomo e si trasformano in soggetti “inselvatichiti” il cui controllo è più problematico, soprattutto quando si riuniscono in branchi.

I cani vaganti sul territorio, singoli od in branchi, possono:

* rappresentare un potenziale rischio di aggressione per le persone

* diventare serbatoio e veicolo di malattie infettive ed infestive, alcune delle quali trasmissibili all’uomo, non essendo sottoposti ad alcun controllo sanitario

* essere causa di incidenti stradali; “chi abbandona un cane commette un reato penale (legge 189/2004).” Arrecare danni al bestiame domestico allevato

* arrecare danni agli animali selvatici

* alimentare il fenomeno del randagismo, in quanto non sterilizzati e spesso notevolmente prolifici

* essere causa di degrado ed inquinamento ambientale sia nel contesto urbano, che nelle campagne, con conseguente polluzione di pest (ratti, topi), sinantropi ed insetti che a loro volta costituiscono una possibile fonte di pericolo per l’uomo.

Secondo i dati riferiti: Dal primo di agosto 2013, le chiamate per segnalare cani abbandonati sono aumentate di circa il quaranta per cento rispetto al dato relativo allo stesso periodo del 2012: ci sono state ben 1.912 segnalazioni di avvistamenti di cani abbandonati o randagi per le vie delle città italiane. La storia si ripete ogni anno, ma soprattutto questo fenomeno vergognoso non fa altro che aumentare con il passare degli anni. I cani, purtroppo, non sono gli unici animali vittime dell'abbandono per strada. Anche i gatti non se la passano bene. In alcune strutture di accoglienza per gatti, infatti, l'emergenza è già ai livelli massimi: le motivazioni possono essere ricercate sia nei comportamenti illegittimi di alcuni, sia nella crisi, in quanto la gente non ce la fa a sopportare le spese di mantenimento degli animali domestici. Ai cani e gatti, il fenomeno dell'abbandono coinvolge di recente anche gli animali esotici: fortunatamente, in Italia esistono strutture, con personale qualificato e altamente competente, che hanno voluto dare una risposta concreta al problema dell’abbandono degli animali esotici. A rivolgersi a questo tipo di strutture sono soprattutto privati cittadini che sono impossibilitati a tenere con sé questi animali, per cui cercano di affidarsi a persone competenti per poter ovviare al problema dell'abbandono, che in questo sembra effettivamente meno triste di quello che riguarda cani e gatti.

Marco Auriemma

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