CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI, SULLA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA CREATE DIFFICOLTÀ AI COMUNI

In data odierna è stata protocollata al Sindaco Metropolitano Luigi De Magistris una richiesta affinché provveda con urgenza a far funzionare appieno la Città Metropolitana di Napoli come Centrale Unica di Committenza. «Questa richiesta si è resa necessaria visto che lo schema di convenzione quadro approvato con deliberazione sindacale del marzo scorso è relativo soltanto all’affidamento delle procedure inerenti i Lavori Pubblici, prevedendo, solo in subordine e in via residuale, quelle relative alla fornitura di beni e di servizi» ha spiegato il Consigliere Metropolitano Francesco Pinto, capogruppo di Forza Italia nell’ex Provincia. Una situazione, quella che si è venuta a creare, che arreca non poche difficoltà operative ai Comuni che hanno già scelto la Città Metropolitana di Napoli come Centrale Unica di Committenza e induce indirettamente quelli che ancora non ne hanno individuato alcuna a non rivolgersi ad essa. In effetti la vigente normativa, disciplinata dal comma 3 bis dell’art. 33 del D.Lgs n. 163/2006, obbliga i comuni non capoluogo di provincia ad acquisire non solo lavori, ma anche beni e servizi attraverso la CUC. «Allo stato, stando a quanto stabilito dalla convenzione quadro, la Città Metropolitana di Napoli non assolve appieno la sua funzione, peraltro stabilita dallo stesso Statuto che tutte le forze politiche hanno condiviso, prevedendo solo in subordine e in via residuale affidamenti di forniture di beni e di servizi, che possono sì essere acquistati dagli enti locali facendo ricorso al Mepa, il Mercato elettronico, ma non oltre il limite di 200mila euro, una cifra che non copre servizi fondamentali quali, ad esempio, quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti» ha proseguito Pinto. Pertanto, a nome dell’intero gruppo di Forza Italia, composto anche dai Consiglieri Stanislao Lanzotti e Antonio Giuseppe Calvanese, è stato chiesto a De Magistris di adottare tutte le misure adeguate all’urgenza richiesta dal caso, affinché la Città Metropolitana di Napoli possa assolvere integralmente la sua funzione di CUC, nonché di relazionarne nel prossimo Consiglio Metropolitano.

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